L’esperienza di lavoro agile, gli impatti sul benessere e le condizioni di lavoro: i risultati del caso studio condotto da Inail

La diffusione del lavoro agile ha avuto un notevole incremento con l’avvento della pandemia, configurandosi anche come un’efficace misura di contenimento del contagio.

Pubblicazione del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale.

L’obiettivo dello studio è stato monitorare e verificare l’impatto nel tempo dell’esperienza di lavoro agile sul benessere del personale coinvolto, quale contributo al miglioramento delle condizioni di lavoro. A tale scopo sono stati coinvolti 319 dipendenti che hanno preso parte al progetto pilota lavoro agile in Inail, a cui è stata inviata, a dicembre 2018, una lettera di presentazione dell’indagine con l’invito alla compilazione di un questionario on-line sviluppato ad hoc.

Il disegno di ricerca longitudinale ha previsto la somministrazione del questionario in più tempi sui medesimi lavoratori: una prima rilevazione effettuata al “tempo 0”, immediatamente prima dell’avvio della sperimentazione (dicembre 2018), una seconda rilevazione al “tempo 1”, ovvero dopo un anno dall’impiego nella modalità di lavoro agile per 1 giorno alla settimana (dicembre 2019), una terza somministrazione al “tempo 2”, nel corso dell’utilizzo del lavoro agile per le emergenze quale misura di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 (luglio 2020).

Sintesi dei risultati di maggiore interesse

I risultati dello studio offrono spunti di riflessione in questo momento di grande cambiamento al fine di cogliere le opportunità ed identificare eventuali limiti dell’applicazione del lavoro agile in strutture simili, nell’ottica della tutela della salute e del benessere dei lavoratori.

Proposte di miglioramento riportate dai dipendenti

Le risposte aperte sono state pertanto ricodificate in categorie che hanno permesso di calcolare, in linea con le variabili precedenti, le percentuali di risposta.

Gli intervistati suggeriscono di estendere la modalità di lavoro agile a più giorni a settimana, i partecipanti si orientano prevalentemente verso l’implementazione di un ulteriore giorno oltre a quello già previsto.
I partecipanti individuano inoltre la necessità di garantire a tutti i lavoratori la possibilità di accesso alla rete internet, di mettere a disposizione ausili informatici quali ad esempio monitor e stampanti e di semplificare le procedure informatiche; inoltre si evidenzia invece la necessità di una maggiore autonomia per gli aspetti di programmazione delle attività da svolgere, suggerendo ad esempio la possibilità di definire autonomamente i tempi del lavoro e di sistematizzare una programmazione a cadenza settimanale di raccordo con i diretti superiori rispetto al raggiungimento degli obiettivi.

Infine i partecipanti hanno rilevato la necessità di tutelare maggiormente il diritto alla disconnessione (17,5%) attraverso il rispetto della fascia oraria lavorativa e la tutela delle festività.

Per scaricare il documento completo:

L’ESPERIENZA DI LAVORO AGILE, GLI IMPATTI SUL BENESSERE E LE CONDIZIONI
DI LAVORO: I RISULTATI DEL CASO STUDIO LONGITUDINALE CONDOTTO IN INAIL (2021)


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