In guardia dagli effetti dello stress. Insonnia, irritabilità, dimenticanze, isolamento sociale…sono solo alcuni degli effetti dello stress che, di per sé, se orientato a un obiettivo o una circostanza, una gara sportiva ad esempio o un intervento in pubblico, aiuta a focalizzare energia e concentrazione.
Lo stress cronico invece causato da un eccessivo e perdurante sovraccarico di lavoro o da discussioni domestiche ripetute può influenzare le dimensioni del cervello, la sua struttura e il suo funzionamento a livello genetico. Lo stress sollecita una reazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che coordina nel nostro corpo le risposte neuroendocrine. Quando il cervello individua un fattore stressante, l’asse HPA è immediatamente attivato e rilascia l’ormone del cortisolo che innesca nel corpo un’azione immediata. Se il livello di cortisolo è eccessivo per un lungo periodo, diminuiscono alcune capacità mentali, come l’apprendimento, i ricordi, il controllo dello stress, in parallelo a una diminuzione delle dimensioni dell’ippocampo. Può registrarsi nel cervello anche una riduzione delle sinapsi e un ridimensionamento della corteccia prefrontale, la parte del cervello che regola la concentrazione, l’attività decisionale, il giudizio e l’interazione sociale. Gli effetti dello stress possono filtrare fino al DNA del cervello.
Tuttavia ci sono molti strumenti per intervenire in queste situazioni come l’esercizio fisico e la meditazione che riconnettono il corpo ad una respirazione più profonda e a un’osservazione consapevole e integrata all’ambiente circostante.
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