L’antincendio in azienda: tutto quello che c’è da sapere

Il Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 ha definito tre categorie di rischio (basso, medio ed elevato) di appartenenza delle aziende, con obblighi differenti in materia di sicurezza antincendio.

Come faccio a sapere in che categoria ricade la mia azienda?

È il Datore di Lavoro che nel Documento di Valutazione dei Rischi determina il livello di rischio d’incendio dell’azienda, classificando tale livello in una delle tre categorie.

Che obblighi determina il livello di rischio d’incendio?

Il livello di rischio d’incendio determina il numero di ore di formazione per gli addetti antincendio.

  • Aziende a rischio d’incendio Basso:              4 ore di formazione
  • Aziende a rischio d’incendio Medio:            8 ore di formazione
  • Aziende a rischio d’incendio Elevato:          16 ore di formazione

Con il D.Lgs. 81/08 è stato disposto un generico obbligo di aggiornamento periodico per quanto concerne gli aspetti della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La normativa però non è chiara in merito alla frequenza con cui deve essere effettuato l’aggiornamento dei corsi antincendio.

Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha reso nota una circolare (circolare prot. 12653 del 23 febbraio 2011) per chiarire gli aspetti relativi alla formazione degli addetti antincendio.

Di seguito riportiamo uno stralcio della circolare: “…Com’è noto il D. Lgs. 81/2008 ha previsto l’obbligatorietà dell’aggiornamento periodico per i corsi in qualità di addetto antincendio e gestione delle emergenze. Poiché sempre più numerose sono le richieste di attivazione dei medesimi corsi, sia da parte degli Enti esterni che dal territorio, la scrivente direzione, acquisito il parere della Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica per quanto di competenza, trasmette in allegato il programma, i contenuti e la durata dei predetti corsi distinti per tipologia di rischio, al fine di un uniforme applicazione dell’attività formativa sull’intero territorio nazionale.”

I corsi di aggiornamento proposti sono di 2, 5 o 8 ore, a seconda del rischio d’incendio, la periodicità è triennale, per uniformità con l’obbligo di aggiornamento degli addetti al primo soccorso.

Chi nomina gli addetti antincendio?

Il Datore di Lavoro deve designare ufficialmente gli addetti antincendio e informarne tutti i lavoratori. Nell’affidare i compiti ai lavoratori, il datore di lavoro deve tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza.

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  • Un buon metodo per informare tutti i lavoratori dei nominativi degli addetti antincendio è quello di predisporre un Organigramma della sicurezza da esporre in bacheca e distribuire ai neo-assunti.

Quali sono i contenuti del Piano di emergenza ed evacuazione?

Il piano di emergenza deve essere basato su chiare istruzioni scritte, che descrivano le attività, le responsabilità e le modalità operative per affrontare le situazioni di emergenza.

Per i luoghi di lavoro di grandi dimensioni o complessi, il piano deve includere anche una planimetria dell’azienda.

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Le esercitazioni antincendio sono obbligatorie?

I lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, organizzate almeno una volta l’anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento al fine di indurre comportamenti sicuri “istintivi” nei lavoratori.

Nei luoghi di lavoro di piccole dimensioni, tale esercitazione può semplicemente coinvolgere il personale nel percorrere le vie di uscita, identificare le porte resistenti al fuoco, identificare la posizione dei dispositivi di allarme e identificare l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento.

Nei luoghi di lavoro di grandi dimensioni, occorre incaricare degli addetti, opportunamente informati, per controllare l’andamento dell’esercitazione e riferire eventuali carenze.

Le esercitazioni antincendio devono essere documentate, il tempo di esodo deve essere cronometrato e le carenze organizzative e tecniche riscontrate devono essere sanate.

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