Le presenti indicazioni si applicano alle piscine pubbliche e alle piscine finalizzate ad uso collettivo.
- Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
- Prevedere opportuna segnaletica per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti.
- Prima dell’accesso al luogo di lavoro deve essere rilevata la temperatura corporea del personale.
- La rilevazione della temperatura corporea è fortemente raccomandata anche per i clienti/utenti.
- Vietare l’accesso del pubblico alle tribune.
- Sono vietate manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
- Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazione e da regolamentare i flussi negli spazi di attesa e nelle varie aree.
- Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
- Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione, in questo caso mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
- Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro.
- Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.
- Non consentire l’uso promiscuo degli armadietti
- Mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
- Dotare l’impianto/struttura di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata.
- Prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito.
- La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Fermo restando che deve in ogni caso essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
- La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di superficie di calpestio a persona coerente con l’indice di densità affollamento in vasca di cui sopra. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto in base agli indici sopra riportati.
- Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5.
- La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità.
- Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo StatoRegioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio.
- Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile.
- Garantire regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
- Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni.
- In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti.
- Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.
- Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore
- d’aria.
- Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. devono essere disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare.
Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
LEGGI LE LINEE GUIDA DELLA LOMBARDIA.
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